Il coaching nasce allo scopo di aiutare le persone a scoprire quali siano le proprie risorse personali ed a fornire loro gli strumenti per raggiungere strategicamente gli obiettivi che si pongono.
A differenza della psicoterapia, il coaching non formula diagnosi e non analizza il passato, piuttosto si focalizza sull’ottenimento di risultati concreti nel breve termine.
Il coach si dedica principalmente al presente ed al futuro di chi richiede i suoi servizi, lavorando attraverso un processo che giunga a determinare uno sviluppo personale ed un potenziamento mirato delle risorse del cliente.
Alimentando le proprie competenze attraverso il coaching, viene stimolata una crescita in termini di potenziale; ció facilita nel raggiungimento degli obiettivi e nell’ottenimento del successo nelle varie aree della vita: salute, benessere, forma fisica, relazioni, lavoro, crescita interiore, ecc.
Ma come fa un coach a stimolare un simile cambiamento?
Orientando il cliente all’azione tramite domande profonde e potenti che sollecitano una risposta efficace e che spronano a procedere tatticamente verso la risoluzione di un problema, il superamento di un ostacolo o la correzione delle cattive abitudini.
Quanto dura il percorso?
La durata di un percorso di Coaching varia da poche settimane a qualche mese.
Cos’ha in comune il coaching con la psicoterapia?
Premettendo che il coaching è utilissimo anche per supportare un percorso di psicoterapia, i due percorsi hanno dei principi che li accomunano:
1. Relazione profonda tra professionista e cliente, basata su empatia, fiducia e rispetto reciproco.
2.Strategie e tecniche di gestione dello stress e dell’ansia attraverso tecniche di rilassamento, respirazione e mindfulness per affrontare situazioni complesse, sfide emotive e migliorare lo stato di benessere.
3.Ascolto attivo e comunicazione efficace grazie alla capacità del professionista di comprendere profondamente i bisogni delle persone. L’empatia è una peculiarità imprescindibile per favorire favorire il cambiamento che il cliente ricerca.
4. Incentivazione all’auto-riflessione e auto-consapevolezza, che aiutano la persona a decifrare i propri pensieri, emozioni e comportamenti.
5. Sospensione del giudizio e totale rispetto della privacy e confidenzialità dei clienti, agendo nell’interesse del loro benessere ed evitando qualunque forma di discriminazione.
Quando ricorrere ad un coach?
•Quando si desidera sostituire delle vecchie abitudini deleterie con abitudini sane, utili e vantaggiose.
•Quando si desidera uno stile di vita più equilibrato ma assolutamente sostenibile nel tempo.
•Quando si desidera raggiungere specifici obiettivi, come una promozione al lavoro, migliorare una competenza (professionale o emotiva), avviare un nuovo business, ecc.
•Quando la persona è già efficiente, ma desidera migliorare alcuni aspetti della propria vita.
•Quando il focus principale è il futuro con alcuni obiettivi a breve termine.
•Quando si desidera coltivare l’autostima ed un auto-dialogo costruttivo e non più distruttivo.
•Quando si ambisce ad un miglioramento delle prestazioni fisiche e/o lavorative.
•Quando ci si rende conto di quanto sia importante conoscere le strategie per raggiungere uno stato di salute ottimale.
•Quando si ambisce ad una longevità che vada di pari passo ad una condizione fisica vigorosa e che sfrutti appieno il suo potenziale.
Se sai di aver bisogno di un cambio di rotta ma non sai come fare o quale sia il modo più funzionale di agire, scopri cosa il coaching può fare per te e per la tua situazione.
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